Dopo aver ricevuto un atto di pignoramento mobiliare per un importo pari ad euro 100.000, da parte di una società di recupro crediti, a titolo di rate non pagate in relazione ad un contratto di mutuo, una coppia di coniugi si rivolgeva all’Avv. Claudio Lovallo per ricevere assistenza legale.
Esaminata la questione, l’Avv. Lovallo rilevava, tra le altre cose, che il TAEG risultava erroneamente indicato nel contratto e che non veniva nemmeno indicato il regime finanziario per il pagamento degli interessi.
In altri termini, la presunta debitoria era stata erroneamente calcolata sulla base di clausole contrattuali nulle ed illegittime.
Ebbene, dopo aver rilevato le suddette violazioni in materia di trasparenza bancaria, l’Avv. Lovallo ha intrapreso una complicata trattativa per la definizione della procedura esecutiva in corso.
A seguito dei contatti intercorsi, i Legali delle parti hanno raggiunto un accordo transattivo previa rideterminazione della pretesa creditoria in euro 40.000.
La transazione, quindi, ha determinato un notevole risparmio per il Cliente, pari ad oltre 60.000.